L’ARGUTE ET FACETE LETTERE di Cesare Rao di Alessano, Metropoli Città della Leucadia
di Melissa C. Calo’
Trento, Biblioteca comunale (Rao Cesare, L’argute, et facete lettere di m. Cesare Rao di Alessano metropoli città della Leucadia […] Novamente ristampate, & corrette, con l’aggionta d’alcune altre lettere bellissime, & non più vedute, Trento, Marc’Antonio Palazzolo, 1585).
La ristampa di quest’opera si inserisce all’interno del progetto “Smarrimenti 2019” sviluppato dall’Associazione culturale Archès nell’ambito del Programma straordinario 2018 in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia.
Le notizie che riguardano il suo autore, Cesare Rao, sono poche e incerte. Nacque intorno al 1532 ad Alessano, nel sud della Puglia e qui morì non ancora sessantenne. Durante la sua vita ebbe modo di frequentare i centri del sapere più vivaci in Italia. Risiedette la maggior parte del tempo nella propria città natale, ma viaggiò e trascorse dei periodi a Napoli, Pisa, Bologna – dove conseguì la laurea in artibus – e a Mantova, nella raffinata corte dei Gonzaga.
“L’argute et facete lettere”, pubblicata nel 1562, ha goduto di una discreta fortuna. Venne ristampata ben sedici volte fino al 1622 e varcò i confini nazionali, finendo per fungere da modello all’edizione postuma delle Lettere di Giovan Battista Marino curata da G. Scaglia nel 1627.
La collezione di epistole fittizie ha il compito di dipingere una galleria di ritratti umani con il pennello di una raffinata quanto dissacrante parodia, inserendosi abilmente tra exempla atemporali e dispute che infiammavano i circoli culturali della seconda metà del Cinquecento.
L’Associazione Archès ringrazia la Biblioteca comunale di Trento e la tipografia Esperia, con l’auspicio che la presente ristampa possa ridestare l’attenzione del pubblico e degli studiosi nei confronti della figura di un intellettuale salentino quasi del tutto dimenticato.